Business Intelligence: ti senti Tyrannosaurus-Rex, Struzzo o Aquila?

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Quando parlo di Business Intelligence mi capita spesso di leggere negli occhi dell’interlocutore il vuoto, il dubbio, la finta comprensione e, a volte, la paura ed il timore di questo termine inglese.

Certo, la traduzione italiana non aiuta…

Affari intelligenti? No…

Intelligenza nell’impresa? Non ci siamo…

In realtà non esiste una traduzione letterale di business intelligence.

Allora sarà sicuramente più semplice spiegare di cosa si tratta!

Un’ottima definizione è quella di Boris Evelson e Norman Nicolson che definiscono la Business Intelligence come

“a set of methodologies, processes, architectures, and technologies that transform raw data into meaningful and useful information used to enable more effective strategic, tactical, and operational insights and decision-making”

ovvero, traducendo, un insieme di metodologie, processi, architetture e tecnologie che trasformano i dati grezzi in informazioni utili e significative utilizzabili per consentire approfondimenti strategici, tattici e operativi più efficaci.

Compreso? Ancora non è chiarissimo?

Direi che il modo migliore per capire di cosa si tratta e comprenderne le potenzialità sia vedere, nel concreto, un esempio di analisi dati elaborata con un sistema di Business Intelligence, nello specifico elaborata con Microsoft PowerBI:

P.S.: sono 7 pagine per scorrere da un report all’altro bisogna premere in basso al centro.

Chissà che moltitudine di dati e variabili è stato necessario analizzare per giungere a report così completi!

In realtà il database (di un noto software gestionale, in questo caso, sottoutilizzato) è composto da questi dati:

  • Data fattura;
  • Cliente;
  • Importi; 
  • Prestazione erogata o prodotto ceduto;
  • Luogo.

Certo, la Business Intelligence ha anche dei limiti… due di questi sono davvero gravi e limitanti.

  1. La fantasia di chi predispone il report;
  2. Il database da analizzare.

Si tratta quindi di limiti esogeni e agevolmente superabili! Infatti, se nel primo caso basta sostituire il controller, nel secondo bisogna semplicemente impostare un sistema di raccolta dati efficace ed efficiente.

Superati questi “limiti” la Business Intelligence è pronta a conquistare il mondo.

Una volta assimilata questa dura (non per tutti) verità, gli imprenditori ed i loro consulenti possono scegliere di essere 3 animali (ovviamente in senso figurativo):

  1. Il Tyrannosaurus-Rex: indiscusso predatore della preistoria, enorme, forte, sicuro di se’! Probabilmente non avrebbe mai immaginato di estinguersi a causa di vulcani, clima ed asteroidi… eppure così è stato;
  2. Lo struzzo: uccello veloce (può raggiungere addirittura i 100 km/h!) che, quando si sente minacciato nasconde la testa sotto terra (in realtà si accovaccia per terra appiattendo sul terreno collo e testa, così da assomigliare, in lontananza, a un cespuglio anziché ad una preda) anziché correre più velocemente della minaccia;
  3. L’aquila: robusta, potente, rapidissima e, soprattutto, dotata di acutezza mentale, ingegno e vista “lunga”.

E tu, hai pensato a come ti senti e cosa vorresti essere?

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Dott. Luca Salvetti

Dottore Commercialista, specializzato in Controllo di Gestione e Consulenza Finanziaria alle imprese con la passione per l’Analisi Dati.